Dietro le quinte del Superdesign Show: scopri l’idea, il progetto e le persone che ogni anno lo rendono possibile

10 aprile 2024

Hai presente un’orchestra in cui tutti suonano una melodiosa armonia? Ogni musicista sa quali note deve toccare e si coordina sapientemente con tutti gli altri per garantire un risultato unico e originale, irripetibile.

 

Ecco, immagina così la realizzazione del Superdesign Show, uno degli appuntamenti fissi del Fuorisalone di Milano, all’interno degli spazi di Superstudio in zona Tortona. Quest’anno l’evento milanese conosciuto anche come Design Week avrà luogo dal 16 al 21 aprile.

 

Ma cosa si nasconde dietro ad un evento di questo tipo? Quali sono le fasi che portano dall’ideazione alla sua realizzazione? Quanto tempo occorre per prepararlo e quante persone sono coinvolte? Per rispondere a queste domande abbiamo parlato con Laura Vella, la nostra Design Week Project Manager di Superstudio Events che da quasi 2 anni e mezzo coordina il Superdesign Show, una macchina complessa e perfettamente funzionante, anche se non priva, a volte, di qualche piccolo imprevisto!

Come nasce il Superdesign Show

Il Superdesign Show nasce da un sogno. Gisella Borioli, CEO di Superstudio Group e Creative Director del Superdesign Show, giornalista e art director che ha influenzato lo scenario artistico e culturale milanese fin dagli anni ’80, sogna di cambiare il volto di una parte della città, quella legata a via Tortona, ripensandola come un quartiere espositivo dedicato all’arte, alla moda, al design, alla fotografia.

 

Nel 2000 raccoglie perciò un’intuizione che si stava già facendo strada da qualche anno, legata alla settimana del Salone del Mobile: perché non creare una serie di eventi che raccontino le ultime tendenze del design ma al di fuori della celebre fiera? Così lancia Design Connection, un progetto espositivo che presenta in modo più emozionale ed espressivo le aziende che erano già all’interno del circuito della fiera.

 

Questo progetto col tempo evolve, e il passo successivo è l’inaugurazione nel 2009 del Temporary Museum for New Design, una sorta di museo “temporaneo” (che prendeva ispirazione dal Moma di New York) perché ha luogo solo durante la Design Week. Le basi per il nuovo concept sono gettate e il Superdesign
Show nasce ufficialmente nel 2015 con una nuova idea di design esperienziale: non più semplicemente legato al prodotto, ma con un approccio molto più empatico, in grado di stimolare una riflessione nello spettatore tramite installazioni immersive.

 

Sei pronto/a ad iniziare questo meraviglioso viaggio alla scoperta del dietro le quinte di uno degli eventi che ha contribuito a rendere il fuorisalone così popolare?

L’idea e il concept

Come dicevamo, la mission dell’evento è quindi molto chiara: non solo la contaminazione di creatività ed emozioni concretizzate in un evento sensoriale, con la presenza di grandi installazioni immersive, ma anche lo scouting e la scelta di giovani designer e di aziende multinazionali che sappiano apportare, grazie al design, un vero valore aggiunto alle nostre vite.

 

Questo intento viene declinato ogni anno con un tema diverso, che viene scelto nel tentativo di intercettare dei trend che raccontino lo stato dell’arte del design di oggi e quali potrebbero essere le tendenze future. Nelle edizioni passate ad esempio sono state scelte tematiche come “Looking Ahead”, legata al concetto di anticipazione di trend, e “Inspiration, Innovation, Immagination”, basata sul futuro del design e i suoi possibili sviluppi. Sono tematiche molto ampie, in modo da poter dare ai creativi coinvolti la possibilità di offrire la loro interpretazione in base alla propria sensibilità.


 

Quest’anno, il tema è dedicato alla diversità: Thinking Different. Everything, everywhere, everyone. Perché abbiamo scelto proprio queste tre parole? Perché permettono di declinare il concetto del “pensare diversamente” su tre livelli emblematici. La prima parola, "Everything” parte dall’idea per cui tutto possa essere ripensato: attraverso la lente del design ogni forma, ogni colore, ogni materiale, ogni punto di vista può essere infatti modificato e plasmato. “Everywhere” rimanda invece al desiderio di collegare il dna local delle singole regioni del mondo con l’approccio global da cittadini del mondo tipico di chi ama il design. Infine l’ultima parola, “Everyone” si lega al tema dell’inclusività: l’invito è quello di ripensare al design con un approccio di gentilezza e cura nei confronti della diversità. Tra i progetti che riflettono su questa tematica, ad esempio, sarà presentata una collezione di arredi per le biblioteche, pensati per i bambini autistici.

 

Come sostiene Gisella Borioli, anima portante dell’evento, il Superdesign Show è “il progetto dei progetti”: un macro-cappello sotto cui tanti differenti progetti trovano il loro posto. La regia che sta dietro al Superdesign show infatti non è banale né scontata: non si tratta di chiedere solo un’interpretazione sul tema, ma gli espositori ricevono da parte nostra delle indicazioni molto precise affinché rispettino la nostra visione d’insieme. Quando ci rendiamo conto che un determinato aspetto di un progetto potrebbe funzionare meglio nel contesto con qualche piccola variazione, in genere chiediamo all’espositore di modificarlo. Questo perché l’espositore per noi non è un semplice cliente, ma colui che sposa la visione generale del progetto declinandola attraverso la propria creatività e know-how.

 

Per questo motivo il Superdesign Show è molto lontano dall’essere una fiera, ma, per spiegarlo con le parole di Laura Vella, “bisogna immaginarlo come una attività corale dove creatività, idee, tendenze e persone diverse si incontrano e agiscono all’unisono per dare vita ad un’esperienza unica e coerente”.

 

I designer selezionati provengono da tutto il mondo: quest’anno, in particolare, il Superdesign Show ospita nelle sue tante aree un totale di 41 progetti da 11 nazioni da 3 continenti con oltre 40 progetti. Se vuoi saperne di più sugli espositori di quest’anno, a questo link trovi maggiori dettagli!

 

Come puoi immaginare, il processo di selezione è tutt’altro che semplice: per gli addetti ai lavori infatti il Superdesign Show 2025 è già iniziato! Può sembrare assurdo, ma entrare in contatto con gli espositori per noi è fonte di grande ispirazione, così già oggi stiamo riflettendo su quali potrebbero essere i nuovi trend da proporre l’anno prossimo.

Il Superdesign Show nelle parole di chi lo organizza

Ogni anno il Superdesign Show rappresenta per me  un territorio nuovo tutto da esplorare, e allo stesso tempo è casa. Anche se il format non cambia, ogni edizione si presenta come una nuova sfida che spinge più in alto l’asticella, fuori dalla comfort zone e che diventa alla fine un ambiente familiare.. È per me il progetto del cuore, una formidabile fonte di approfondimento, che regala ogni anno una eccezionale finestra sul mondo del design contemporaneo.”

Ma cosa c’è esattamente dietro all’organizzazione di un evento che coinvolge grandi installazioni, progetti e creativi provenienti da tutte le parti del mondo?

 

Nel suo complesso, le persone coinvolte durante le fasi preliminari di ideazione e organizzazione sono 15, ma il numero sale fino a 50-60 addetti ai lavori durante la settimana dell’evento tra allestitori, tecnici, hostess, addetti alle pulizie e molti altri. Si tratta quindi di un numero che si amplia e si restringe a seconda del periodo dell’anno e che vede entrare in gioco team con competenze molto diverse tra loro:

  • Il board artistico, che getta le basi della visione che si vuole avere anno dopo anno attraverso scelte fondative.
  • Il team produzione, che non fornisce solo assistenza agli espositori, ma lavora a 360 gradi su tutti i dettagli dell’organizzazione, coordinando tutte le voci del coro.
  • Il team comunicazione, che racconta il dietro le quinte, i numeri, le persone, le situazioni.
  • Il team marketing, che promuove l’evento, rendendolo accessibile a quante più persone interessate e contribuisce, insieme ai professionisti della comunicazione, a consolidarlo come uno dei massimi eventi di design in Italia.
  • Team digital, che ogni anno attraverso la ricerca, propone soluzioni digitali e progetti innovativi

 

Come dicevamo all’inizio, l’organizzazione del Superdesign Show funziona quindi come una grande orchestra che deve lavorare in sintonia per creare tutti insieme qualcosa di magico, capace di emozionare il pubblico: è questa l’idea che ogni giorno ci guida nel nostro lavoro.

 

Il risultato di tutte queste figure che si coordinando tra loro è la realizzazione di un evento che non è solo lo show di una settimana, ma diventa un mezzo di comunicazione, un palcoscenico, un prezioso biglietto da visita per designer e aziende, una vetrina internazionale che raggiunge numeri sorprendenti anche in termini di partecipazione: l’edizione 2023 ha contato 65.000 visitatori e 2.000 giornalisti, mentre si calcola che nelle 8 edizioni dalla nascita del Superdesign Show (senza contare lo stop dovuto alla pandemia) hanno partecipato oltre 500.000 persone.

Superdesign Show, gli imprevisti sono all’ordine del giorno

Quando si organizza un evento di questa portata, per quanto tutti i lavoratori coinvolti dedichino la massima cura a tutti i dettagli, è impossibile pensare che vada sempre tutto liscio!La gestione dell’imprevisto è una delle chiavi del nostro successo” ci racconta Laura. Gli incidenti sono spesso banali: a volte accade ad esempio, in fase di allestimento di scoprire che un pannello è stato stampato in modo sbagliato e bisogna correre ai ripari per riuscire a ristamparlo in tempo per l’inaugurazione.

 

Un anno, in particolare, durante la definizione del layout avevamo deciso che avremmo disposto una determinata area in modo che fosse uno spazio aperto, senza nessun allestimento. Ma quando era ormai tutto pronto e stavamo per far entrare gli espositori nello spazio tutto il team si è reso conto che in quel punto ci sarebbe voluta una parete e in 4 ore abbiamo rivisto il layout. È stato un lavoro molto impegnativo ma alla fine tutti eravamo convinti di aver fatto la scelta giusta: inserire lì una parete creando un ingresso, aveva valorizzato quello che c’era dietro la parete.

“Il Superdesign Show è un progetto sfidante. La chiave per far suonare bene l’orchestra è la passione di tutte le persone che ci lavorano. Sicuramente porteremmo a casa il risultato anche senza di essa, ma non sarebbe la stessa cosa: il progetto non avrebbe per noi la stessa luce speciale”

Se vuoi vivere anche tu la magia di questo evento unico partecipa al Superdesign Show!


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